La Sezione UILDM di Mazara del Vallo fin dalla nascita ha messo al centro del suo impegno il miglioramento dell’accessibilità alle spiagge e al mare del proprio territorio. Una fetta d’Italia dove la bellezza non si è risparmiata, e a maggior ragione diventa un bene comune che va condiviso e tutelato.

Le volontarie e i volontari della Sezione lavorano per dare alle persone con disabilità la possibilità di godere, come tutti, di questa bellezza. Un lavoro che fa bene non solo ai beneficiari diretti ma anche alla comunità, abituando cittadini grandi e piccoli alla ricchezza della diversità.

Quest’anno la Sezione ha fatto un ulteriore passo avanti.

Il Lido Coco Loco di Tre Fontane, che ospita due file di ombrelloni dedicate a UILDM, ha fatto in modo di sistemarli in mezzo agli ombrelloni degli altri ospiti del bagno. L’inclusione è (anche) questo: vivere la normalità di una giornata di mare accanto a famiglie, amici, bambini che si stanno divertendo come tutti.

“Grazie a questa collaborazione – racconta Claudia Ferro, coordinatrice delle attività della Sezione – le persone con disabilità che frequentano il lido hanno a disposizione 6 sedie job per entrare in acqua accompagnate dai volontari. Non solo. Tramite il progetto di cui siamo partner “Si può – Pratiche di accessibilità” ci sono anche due canoe per godersi l’acqua in modo alternativo. Il fatto che le persone affiancate dalla Sezione siano in mezzo agli altri ospiti è davvero importante, siamo molto felici di questo”.

Mentre Claudia racconta di questo ritorno alla vita come la conoscevamo prima del Covid, viene naturale pensare a quanto invece la situazione sia cambiata.

“Prima della pandemia, in collaborazione con le altre associazioni del territorio, si riusciva a raggiungere quasi un centinaio di persone con disabilità. Ora i numeri sono dimezzati quindi bisogna recuperare questa lacuna. Insieme ai volontari del Servizio Civile verranno coinvolti anche 20 ragazzi e ragazze, tre volte a settimana, che in estate vivono un periodo vuoto di attività. Un altro modo per vivere a pieno il territorio, uscire di casa e dalla Sezione, conoscere l’accessibilità dei luoghi che ci circondano. Penso ad esempio alla gita che abbiamo fatto grazie alla Lega Navale di Mazara, che ha ci aiutati a far vivere l’emozione della barca anche a chi è in carrozzina. In questo modo, uscendo e mescolandoci possiamo far conoscere UILDM e il nostro impegno”.

 

(cs)